Amleto in salsa piccante
di Aldo Nicolaj
Tragicommedia brillante in 2 atti
Non è un adattamento, ma una commedia noir gustosa e nuova, pur se basata sull’Amleto maggiore. La storia è ambientata nella cucina del Castello di Elsinore, dove il cuoco Froggy, la moglie Cathy, la loro figlia Inge (personaggi di pura fantasia) fra un piatto e l’altro ricostruiscono e vivono la storia di Amleto. I servi prendono per mano il pubblico e lo portano tra le stanze del castello, soprattutto tra pentole e fornelli, narrando a modo loro questo classico della drammaturgia.
Nicolaj tratta la materia con grande maestria, con mano sicura e ispirata. Ritmo, sorprese e citazioni rendono omaggio ad un grande testo, rivelandone inaspettatamente gli aspetti più esilaranti. Molti elementi della grande opera vengono ricondotti al loro lato più essenziale ed umanamente semplice, osservati con gli occhi di umili servi, mostrandoci la nota vicenda da una angolatura ben diversa da quella cui ci ha abituato la tradizione; ne risulta una lettura goliardica e scanzonata, in grado di farci apprezzare Amleto come non l’abbiamo mai potuto gustare.
Il gioco teatrale si snoda in bilico tra realtà e finzione, dramma e commedia, amore e morte, vita e sogno. Amleto balbetta smemorato di se stesso sulle tavole della cucina reale, l’umile Froggy persegue caparbio e inarrestabile la sua arte di cuoco e di attore; destino che accomuna chi serve in tavola o in teatro.
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